Annie Ernaux vince il Nobel per la letteratura
Oggi pomeriggio è giunta la notizia: Annie Ernaux, una delle maggiori figure della scena letteraria contemporanea, ha ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura. L’anno scorso era stato vinto, non senza polemiche, da Abdulrazak Gurnah. Stavolta è stata l’occasione per premiare una donna. La scrittrice 82enne è premiata per “il coraggio e l’acutezza clinica con cui scopre le radici, le distanze e i vincoli collettivi della memoria personale” , ha spiegato la giuria del Nobel.
La scrittrice è la prima donna francese ad aggiudicarsi il Premio Nobel per la Letteratura dalla fondazione dei famosi premi nel 1901. Annie Ernaux diventa anche la 17a donna a vincere il Premio Nobel per la Letteratura.
Con un’opera che si nutre della storia della propria vita, di un’emancipazione intima e sociale, la scrittrice è diventata un “riferimento intellettuale” per un’intera generazione giunta al femminismo sulla scia del movimento #MeToo” , sottolinea il quotidiano Courrier international ” Nel suo lavoro, esplora costantemente l’esperienza di una vita segnata da grandi disparità in termini di genere, lingua e classe” , ha sottolineato l’accademico Anders Olsson.
Nata Annie Duchesne il 1 settembre 1940 a Lillebonne (Seine-Maritime), è cresciuta a Yvetot, in Normandia, e proveniva da un ambiente sociale modesto. I suoi genitori, lavoratori, sono diventati commercianti dopo aver acquistato il bar-negozio di alimentari del villaggio. Dopo aver studiato lettere all’Università di Rouen e poi Bordeaux, che l’hanno portata all’aggregazione, ha insegnato nei primi anni ’70 ad Annecy.
Di cosa scrive Annie Ernaux
La scrittrice ha tratto dalla propria vita la materia per i suoi libri, costruendo pietra su pietra un’opera letteraria, mentre testimoniava la sua classe di origine, la vergogna ad essa collegata, il suo desiderio di estrazione, e tutti i sentimenti che accompagnano l’ascesa sociale, rendendo così un’opera di sociologia. Attraverso un’opera essenzialmente autobiografica, Annie Ernaux disegna la cartografia interiore di una donna tanto quanto quella, più ampia, di tutte le donne, e oltre quella della società francese dal dopoguerra.
“È sia la storia della mia vita, ma anche quella di migliaia di donne che sono state anche alla ricerca della libertà e dell’emancipazione”.
Ha anche esplorato nei suoi romanzi la questione della condizione femminile, quella di una donna nata durante la guerra e diventata adulta negli anni Sessanta, un’intera vita registrata in un’opera insieme intima e universale. Ha raccontato l’infanzia, l’adolescenza, la giovinezza in Les Armoires vides (1974), o in What They Say or Nothing (1977); ha raccontato la sua famiglia, i suoi genitori e la sua emancipazione sociale in La Place (1983), o La Honte (1997).
La scrittrice ha raccontato il suo matrimonio, i suoi figli, il suo lavoro di insegnante ne La Femme gelée (1981); ha raccontato l’aborto in L’Evénement (2000), la morte della madre in Une femme (1987), la passione in Passion simple (1992), il segreto di famiglia, la morte della sorella prima della sua nascita in L’altra ragazza (2011); ha anche raccontato il brutale ingresso nella vita sessuale in Girl’s Memory e la sua città in Regarde les lumieres mon amour un diario dei momenti trascorsi nel suo ipermercato Auchan. Annie Ernaux ha fornito una forma di sintesi di tutto questo in Les Années, pubblicato nel 2008.
Nel suo ultimo romanzo, The Young Man (Gallimard, 2022), Annie Ernaux torna in un breve e denso testo sulla storia vissuta con un uomo di trent’anni più giovane di lei quando aveva cinquant’anni. Un’esperienza che la ricollega alla sua giovinezza, e la riporta, ancora e ancora, a ciò che è essenziale per lei, la scrittura.
Il giovane è una riflessione sul trascorrere del tempo, sulla maturità, che fa risuonare ad ogni nuova esperienza quelle che l’hanno preceduta, come in una grande scatola argomentativa.
Chi è Annie Ernaux
Annie Ernaux è nata a Lillebonne e ha trascorso tutta la sua giovinezza a Yvetot, in Normandia. Laureata in letteratura moderna, ha insegnato ad Annecy, Pontoise e al National Center for Distance Education. Vive nella Val-d’Oise, a Cergy. In particolare è autrice di La place , Premio Renaudot 1984.