Kyzmiaz
Sinossi e biografia
E’ un’autobiografia senza profondità psicologiche, senza quadretti corali di generazioni perdute, senza introspezioni pallose e stronzate soporifere. Come sempre, come per tutti i soggetti per fumetti e quant’altro ho scritto fin qui, l’intenzione era di divertirmi e divertire il lettore.
Comunque è un’autobiografia che parla di droghe, del loro effetto più che altro e della somiglianza tra un trip e una overdose di comiche, della confusione tra picchiatelli liberati da Basaglia e drogati di quartiere, delle prime confuse esperienze di sesso di un ragazzino totalmente impreparato guidato più dal voodoo che da una normale educazione sentimentale, di musica e arte vissute nell’underground più profondo con la supponenza di essere favolosi anche se nessuno ti vede, dell’atteggiamento anarchico che travolgeva l’ideologia, il politicamente corretto e i buoni sentimenti pure che accomunava il sottoscritto e il resto della ciurma.
Questo è quello che ho vissuto e che poi ho riportato nei fumetti pubblciati dall’inizio degli anni 80 con Massimo Giacon su Frigidaire e Alter Alter e poi su Nova Express e su Blue, prima di pubblicare il mio primo romanzo su Metro Libri “Party Macabre” e poi “Boy Rocket”, il mio secondo romanzo fumettato sempre da Giacon con in mezzo un po’ di altre cose come “Embriotyca” coi disegni di Mauro Chiarotto pubblicato da AAA.