La follia dell’Hirameki

Giustizia, pregiudizio, illusione, identità, dissociazione, Hirameki: sei storie al limite del surreale, popolate da personaggi caratterizzati da un “marchio speciale” e da un proprio concetto di etica, che cercano di realizzare il proprio destino confrontandosi con il concetto di normalità, con le regole e con la realtà socio culturale nella quale sono immersi ma a cui sentono di non appartenere.
In “Giustizia” la protagonista Susanna riesce ad avverare il suo desiderio infantile di favorire e proteggere chi ha violato la legge. In “Pregiudizio” l’ipocrisia della comunità passa attraverso la vendita dei propri figli, mentre il borgo lucano brulica di sospetti nei confronti dello sfortunato Antonio.
In “Illusione” siamo catapultati in un contesto contemporaneo, tra Milano e un vagheggiato Oriente. Lo sviluppo di una convinzione personale priva di fondamento scientifico condurrà Lucio alla sua personale felicità. In “Identità” è descritto il doloroso percorso esistenziale di Czeslaw. Sullo sfondo del paesaggio sloveno, spesso rapito dalle sue ossessioni ornitologiche, trova un riferimento in Magdalena, ma la relazione è problematica e destinata a interrompersi. In “Dissociazione”, agli albori degli anni Settanta, la scomparsa misteriosa della giovane Karen in Inghilterra cela in realtà una tremenda storia tenuta nascosta per sempre grazie alla scaltrezza della protagonista. In “Hirameki” si manifesta il processo creativo della mente di Alessandro, che di notte attinge al ricordo per prolungare nella dimensione onirica una serie di incontri reali rimasti irrisolti nel suo passato.
Mauro De Candia indaga sulla natura umana e su quello che rimane nascosto al di là della superficie e delle apparenze, provando a mettere a nudo le esigenze esistenziali dei suoi protagonisti, anime in costante ricerca della propria forma ideale, che come nella tecnica dell’Hirameki salvano se stessi solo se sanno reinventarsi.