Piccola biografia di periferie

La poesia come disvelamento di tutte le periferie.
“Piccola biografia di periferie” si articola in tre sezioni o, come indicato dall’autrice, tre ‘momenti’ poetici (Sentieri liminali, Ordalia, Lux orta est iusto) che esplorano il contrasto tra luce e ombra, pluralità e singolarità, ma anche la più classica dicotomia sogno-realtà. Le poesie offrono una riflessione intensa sulla «maledetta città» (per citare “Il gabinetto del dottor Caligari”), descritta come un «rocchetto di inganno e sopravvivenza», dove le ambizioni si scontrano con una realtà cruda e soffocante. La raccolta diventa un atto di resistenza poetica – forse addirittura politica – comunque un tentativo di evasione oltre l’apparenza.