I migliori libri di Stephen King - Libri consigliati

I migliori libri di Stephen King

Stabilire quali siano i migliori libri di Stephen King non è affatto facile. Non solo perché la sua è una produzione letteraria davvero molto ampia, ma perché la capacità dello scrittore di costruire personaggi e trame sempre nuove è davvero invidiabile.

Chi come me lo segue da quasi trent’anni non può che stupirsi di fronte a ogni nuova opera e al fatto che ogni romanzo porta con sé qualcosa di nuovo. Passano gli anni ma la sua scrittura rimane spumeggiante, ecco. Non da mai l’impressione di riciclarsi né di giocare con i lettori.

Stephen King non si è mai gongolato nel suo successo ma ha continuato, anno dopo anno, a costruire storie che non smettono mai di catturarci.

Ecco perché fare una classifica è difficile. Ma è altrettanto vero che è un gioco (e, vi prego, prendetelo proprio come tale) che noi fan di King non possiamo non provare a fare.

La nostra classifica: i migliori libri di Stephen King


12. Le notti di Salem

Le notti di Salem di Stephen King – 1976

Forse Le notti di Salem non è l’opera migliore di King ma senza dubbio rappresenta un romanzo iconico, se non altro perché è uno dei primi e diede al re le prime meritate soddisfazioni.

Gli amanti di Stephen King non possono certo non prenderlo in considerazione. Per quanto mi riguarda, ci sono particolarmente affezionata perché è stato il mio primo libro di Stephen King, e lo lessi nell’ormai lontano 1986.

Me lo ricordo perché ero una ragazzetta alle prese non i primi film e racconti horror e mai avrei immaginato che King sarebbe diventato uno dei miei autori preferiti e che avrebbe accompagnato così a lungo le mie giornate.


11. L’ombra dello scorpione

Con il senno di poi, L’ombra dello scorpione non si presenta solo come un romanzo post-apocalittico o distopico. Alla fine degli anni ‘Settanta, infatti, iniziò un filone drammatico che, tanto nella narrativa quanto nel cinema, cavalcò questi temi in attesa di quella che, a partire dal nuovo millennio, sarebbe stata una imminente fine del mondo.

King fu uno dei primi a parlare di influenza e armi batteriologiche uscite dai laboratori.

Oggi, in piena pandemia, al di là di qualsiasi complottismo, questo romanzo si presenta attualissimo e quasi premonitore.


10. La zona morta

Tra i primi romanzi di Stephen King, La zona morta è senza dubbio il meno horror, per quanto – quando si parla del Re – l’horror sia sempre un concetto molto sui generis.

Anche in questo caso il cinema prende spunto dall’opera di King: è un grande regista come Cronenmberg a dirigere gli ottimi Christipher Walken e Martin Sheen.

E anche stavolta il Re pesca un tema che sarà spesso protagonista degli spy story degli anni ’80: il politico di successo che è destinato ad essere un danno per l’umanità.

Come andrà a finire? Se non l’avete già letto, non potete non farlo.


9. Carrie

Ammetto di avere letto il libro dopo aver visto il film. Del resto, uscì verso la fine degli anni ’70, ma io lo vidi solo nei favolosi anni ’80 quando il bel faccione di John Travolta imperversava nei cinema.

Scoprii un po’ di tempo dopo che quel film, di cui ricordo benissimo la scena del sangue versato sulla testa della povera Carrie durante il ballo di fine anno, era tratto da un libro del Maestro.

Il fatto è che Carrie è un horror atipico, come tutto l’horror di King. E questa è una delle storie che meglio rappresenta la crudeltà degli adolescenti e la loro capacità di essere bulli.

Anche in questo senso riuscì a portare all’attenzione un tema che oltre 40 anni dopo è ancora molto attuale.

Carrie di Stephen King – 1974

8. Dolores Claiborne

Nella mia mente non riesco a non associare Dolores Claiborne e Misery. Due storie diverse, due racconti diversi ma che in entrambi i casi parlano di grandi donne.

Le donne sono centrali nei romanzi di Stephen King, tanto che a volte ti chiedi come possa un uomo interpretare così bene una donna.

In questo caso la protagonista è un’eroina positiva che, schiacciata dal peso di una vita misera resa impossibile dalle persone che ha attorno, trova il coraggio di liberarsi.

Come si libererà e quali saranno le conseguenze? Se non lo sapete, dovete assolutamente leggerlo.

Per me questo romanzo non può che essere incluso tra i migliori libri di Stephen King.


7. Misery

Reso celeberrimo dalla grande interpretazione di Kathy Bates, che nell’occasione vinse persino il premio Oscar come Miglior attrice protagonista, è uno dei personaggi cattivi meglio riusciti del Re.

Una follia lucida e cruda che si percepisce fin dalle prime scene e che tiene incollato il lettore in un crescendo di tensione narrativa.

Questo è un magnifico esempio di come una costruzione narrativa ben orchestrata e dei buoni personaggi possano reggere una trama tutto sommato non particolarmente elaborata.

Un bellissimo thriller che dietro ogni pagina nasconde una sorpresa.

Senza dubbio è uno dei migliori libri di Stephen King.

Misery di Stephen King – 1987

6. Cujo

Immaginate una calda giornata estiva. Immaginate di rimanere fermi con la macchina con il vostro bambino piccolo. Un guasto, di quelli imprevedibili.

Immaginate che lì fuori, a pochi centimetri da voi, ci sia un cane. Ma non un cane qualsiasi. Un cane ammalato. Già un cane con la rabbia.

Non è solo rabbioso: è affamato. E come unico obiettivo ha quello di cibarsi di voi e del vostro bambino.

Un incubo che diventa realtà. Tanto più se pensate che vi trovare in una luogo desolata dove nessuno vi può salvare. E, no, allora i telefonini ancora non esistevano.

Un vero cult del Maestro. Un altro thriller che si regge su una trama semplice, e lo sa fare benissimo.


5. Shining

La desolazione di un albergo di montagna. La solitudine e le forze maligne che sembrano aver occupato con tutte sé stesse il luogo in cui Jack con la sua famiglia accetta di fare il custode.

Saranno davvero spiriti, forze soprannaturali o sarà la mente di Jack ad essere sopraffatta dalla paura e dall’incapacità di gestire sé stesso e la sua famiglia?

Negli horror di King, che spesso travalicano il genere, il soprannaturale è solo un pretesto per raccontare le paure che albergano nella nostra mente e le difficoltà di affrontarle.

Un immenso JAck Nicholson, diretto da un altrettanto grande Stanley Kubrick, è protagonista di uno dei film meglio riusciti tra quelli tratti dalle opere del re.


4. Pet Sematary

Tra i libri di Stephen King che si possono catalogare come horror, a mio giudizio questo è uno di quelli che fa più paura.

Un thriller costruito alla perfezione, capace di provocare a più riprese il classico brivido che corre lungo la schiena.

Forse anche il tema della morte, presente fin dal titolo, e dall’imminenza di essa per tutti condiziona l’atmosfera fin dalle prime pagine e ***ATTENZIONE: SPOILER*** fa presagire un finale non così lieto.

Se la paura è il vostro passatempo preferito, senza dubbio potete inserire questo romanzo tra i migliori libri di Stephen King.

3. Stagioni diverse

Sebbene sia una raccolta di 4 romanzi brevi, contiene due magnifici esempi della abilità narrativa del Re, tanto da poter essere inserito a buon diritto tra non solo tra i migliori libri di Stephen King, ma addirittura tra le tre opere migliori, almeno a nostro parere.

Ben due film sono stati tratti dai due racconti più rappresentativi: Stand by me, splendido film in cui sono protagonisti 4 ragazzini alla ricerca di un cadavere (Il Corpo) e Le Ali della libertà ( o la Redenzione di Shawshank) con due eccezionali Tim Robbins e Morgan Freeman.

Descrivere questi romanzi è davvero difficile perché, più che altro sono da leggere e gustarseli tutti d’un fiato. Posso solo dire che Stand by me è uno degli esempi migliori di King della sua conoscenza dei bambini e della sua capacità eccezionale di rappresentarli.


2. IT

Lessi It in meno di una settimana. Lo ricordo bene perché per me fu come una specie di malattia. Era estate ed ero in vacanza dalla scuola. Mi alzavo la mattina e la prima cosa che facevo era prendere il libro in mano. Facevo colazione con il libro aperto e non smettevo di leggere fino all’ora di pranzo. Riprendevo il pomeriggio fino a sera e poi ancora fino all’ora di andare a dormire.

Non posso non considerarlo uno dei romanzi migliori di Stephen King per la sua capacità di tenermi incollata per un migliaio di pagine senza staccare la testa. Ed ero solo una ragazzina.

Anche qui, come in Stand by me, sono protagonisti i bambini. E i mostri, ancora una volta, rappresentano gli incubi, le paure, ciò che vive più nella testa degli adulti che dei bambini.

Se volete, potete leggenre anche la nostra recensione di It


1. Il miglio verde

Il Maestro qui giocò il vero colpo del maestro. Il miglio verde uscì puntate, una al mese per sei puntate. Avrebbe potuto essere un grande flop e, invece, fu una magnifica trovata pubblicitaria. Abbinata, va detto, a un grande libro.

Ancora una volta i personaggi diventarono quasi degli archetipi e la costruzione narrativa funzionò alla meraviglia. Come spesso dico quando parlo dei libri di King, i migliori sono quelli che non fanno paura ma che sanno raccontare la vita quotidiana con una spaventosa abilità.

Anche stavolta non posso citare il film tratto dal libro: una splendida trasposizione cinematografica con Tom Hanks, che non mi ha affatto delusa, come spesso avviene quando un romanzo è davvero così bello.