Pet Sematary di Stephen King
Autore:
| Casa editrice | Sperling & Kupfer |
| Anno | 2013 |
| ISBN | 978-8868361259 |
| N. pagine | 426 |
Recensione di Pet Sematary
Tanto per completare il nostro repertorio su King e per concludere l’estate con un libro piacevole ma allo stesso tempo un po’ impegnativo, mi sono detto: «Cosa ci sarà di meglio che Pet Sematary?»
E quindi l’ho letto, cercando di non pensare a quanto fossi rimasto scioccato dal trailer del film uscito nel 2019. E ho anche pensato che «i libri non possono mettere paura, non come un film».
Ma vi assicuro che è l’ultima cosa che potrete pensare dopo che l’avrete finito. It, Misery, Cujo, persino il fantomatico Shining, fanno ridere in confronto a Pet Sematary. Subito, prima di leggerlo, e ancora verso la metà del libro, penserete che sia giusto un libro horror che strapazza i soliti argomenti: cimitero stregato, leggende popolari, boschi popolati da creature che chiunque abbia mai visto non è tornato per raccontarlo, morti-viventi e via dicendo. Be’, se volete, giusto un po’, terrorizzarvi, leggetelo. Se volete dimostrare che non vi spaventerete di certo per un gatto che torna dall’aldilà, un cimitero maledetto, una leggenda indiana, leggetelo.
Non è la solita storia di zombie. Non ci si avvicina neanche.
Quello che ho apprezzato molto è che King gli ha dato, per un certo senso, una piccola somiglianza ad altri suoi capolavori, in particolare It e Shining. Proprio piccola, ma importante. L’antagonista principale, infatti, non è una creatura, bensì un luogo. In tutti e tre i suoi più grandi romanzi è così: per It sono le fogne di Derry, per Shining l’Overlook, per Pet Sematary il cimitero, il Pet Sematary appunto.
E poi ovviamente la scrittura di King aiuta molto a rendere il tutto un po’ più pauroso.
Ora vi consiglio solo di leggerlo, a costo, magari, di rinunciare a un paio di notti di sonno, e poi di dirci nelle vostre recensioni cosa ne pensate.
Descrizione di Pet Sematary
Il dottor Louis Creed ha appena accettato l’incarico di direttore sanitario dell’Università del Maine, e con un certo entusiasmo: posizione di prestigio, magnifica villa di campagna dove Eileen e Gage, i suoi bambini, possono crescere tranquilli, vicini gentili e generosi in una cittadina idilliaca lontana dal caos metropolitano. Persino Winston Churchill, detto Church, il loro pigro e inseparabile gattone, sembra subito godere dei vantaggi della nuova situazione. Ben presto, però, la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da una serie di episodi inquietanti: piccoli incidenti inspiegabili che coinvolgono i bambini, pericolosi e giganteschi camion che sfrecciano sulla superstrada proprio sotto casa Creed, incontri diabolicamente sorprendenti e, soprattutto, sogni. Sogni oscuri e terribilmente realistici che perseguitano Louis da quando ha visitato il Pet Sematary, il cimitero dove i ragazzi di Ludlow seppelliscono da sempre i loro animali domestici. Ufficialmente. Perché oltre quella radura, nascosto tra gli alberi, c’è un altro terreno di sepoltura, ben più terrificante. Un luogo carico di presagi e di richiami, spaventosi quanto irresistibili, provenienti da un altro mondo. Un luogo dove al dottor Creed toccherà una scoperta raggelante: a volte è meglio essere morti… Pet Sematary, definito dal Washington Post «folle, potente, disturbante», è un vero e proprio classico della letteratura horror, ispirato, parola di King, da un leggendario racconto popolare: La zampa di scimmia.
