Portami a casa
Recensione di Portami a casa di Sebastian Fitzek
Ho scoperto questo libro per caso: come ormai è diventato normale in quest’epoca storica, le segnalazioni corrono più di tutto sui social. Il calendario dell’avvento di Editorromanzi di Stefania Crepaldi, che seguo da sempre con interesse, ancora una volta mi ha dato un utile suggerimento.
L’ho letto (e contemporaneamente ascoltato su Audible, come ho preso l’abitudine a fare di recente) con grandissimo interesse.
Vuoi il tema scottante – ovvero le violenze domestiche e il femminicidio –, vuoi la prosa incalzante, vuoi l’interpretazione perfetta di Alberto Angrisano, sono rimasta letteralmente incollata alla poltrona, facendo fatica a interrompere lettura e ascolto.
Portami a casa è uno di quei libri da brivido improvviso sulla schiena: quando meno te lo aspetti arriva con una frase che scuote dentro e ti turba nell’animo. Non per niente è considerato lo Stephen King tedesco.
Ma come solo i maestri del thriller sanno fare, la paura non deriva da nulla di soprannaturale, semmai dall’orrore che solo l’essere umano sa generare.
Non potendo dire troppo per evitare di spoilerare un romanzo che rimane davvero misterioso fino alle ultime pagine, chiudo con un passo scritto da Fitzek a chiusura del libro, nel capitolo Sul romanzo, in cui racconta qualcosa del senso della sua opera in pieno periodo Covid:
Di fronte al dramma ci troviamo “nudi”. Non abbiamo più tempo per discorsi altisonanti e piani a lungo termine. Dobbiamo agire – e nell’immediato. È per questo che si dice che nei momenti di crisi le persone rivelino i loro lati migliori e peggiori. Sarò più concreto: le difficoltà fanno emergere la nostra vera natura. È per questo che mi piace mettere i miei personaggi in situazioni critiche; ed è per questo che provo un diabolico piacere nel vederli in difficoltà. Tuttavia, questo piacere scompare quanto, dalla finzione, si passa alla realtà, che, per quanto mi riguarda, non è un terreno fertile per l’intrattenimento.
Di cosa parla Portami a casa
Chi conosce l’ora della propria morte ha già iniziato a morire.
È sabato sera, a Berlino. Sono da poco passate le 22. In un silenzioso appartamento d’epoca di Charlottenburg, Jules Tannberg è al telefono. Sta sostituendo un amico che lavora per una linea telefonica dedicata alle donne che tornano a casa di notte; donne che cercano una voce rassicurante che faccia loro compagnia lungo il tragitto, o anche qualcuno a cui chiedere aiuto in caso di bisogno. Finora nessuna chiamata ha mai riguardato una situazione di vero pericolo. Finora, appunto. Mentre guarda le ultime notizie in tv, Jules riceve una strana telefonata: all’altro capo della linea c’è una donna che sostiene di aver chiamato per sbaglio. Ma si capisce che è terrorizzata. Klara, questo è il suo nome, gli confida di essere seguita da un uomo che l’ha già aggredita e che ha dipinto con il sangue una data sul muro della sua camera da letto: la data della sua morte. E a quel giorno mancano poche ore. Là fuori, Jules lo sa bene, c’è un serial killer in libertà, noto come “il killer del calendario” per il suo modus operandi. Comincia così una lunga notte da incubo, una notte in cui niente è casuale e niente è come sembra, un diabolico gioco del gatto con il topo; ma chi è il gatto, e chi il topo?
Dall’autore di thriller più amato della Germania, uno spaventoso viaggio nel cuore dell’oscurità più profonda, fatto di pagine tesissime cosparse di trappole e trabocchetti. Il lettore è avvisato: mantenere i nervi saldi sarà difficile.
Qualcosa su Sebastian Fitzek

Sebastian Fitzek è l’autore di bestseller tedesco di maggior successo, le cui opere hanno venduto più di 19 milioni di copie e sono state pubblicate in più di 36 paesi. Ha iniziato la sua carriera in radio, studiando poi legge e ottenendo un dottorato in diritto d’autore. Nel 2006 ha pubblicato il suo primo thriller psicologico “Therapy”, che è diventato un bestseller, così come tutti i libri successivi. Tra il 2014 e il 2021, Sebastian Fitzek è stato l’autore tedesco di maggior successo dell’anno per ben sei volte.
Molti dei suoi libri sono stati adattati con successo per film e serie televisive, come “Therapy” (Prime Video) come miniserie in sei puntate, che è diventata immediatamente la serie in lingua tedesca più seguita e una delle 10 hit più seguite in trenta paesi per diverse settimane, tra cui gli USA. Sebastian Fitzek è anche noto per i suoi spettacolari lanci di libri, che organizza come spettacoli e riempiono le arene più grandi della Germania.