Guillermo Arriaga: autore del mese di aprile
Per il mese di aprile, abbiamo scelto come autore del mese Guillermo Arriaga, il cui libro Salvare il fuoco uscirà in Italia il 14 aprile, edito da Bompiani.
Vincitore, con questo romanzo, del Premio Alfaguara 2020, Arriaga si presenta al suo pubblico con una nuova storia di violenza nel Messico contemporaneo.
Del resto, lo scrittore ci ha abituati a scenari densi di vita cruda e lacerante: non va dimenticato che non si tratta solo di uno scrittore ma, ancor prima, di uno sceneggiatore e regista.
Arriaga, per chi non se lo ricordasse, è il creatore di film come 21 Grammi e, ancor prima, di Amores perros, diretti dal ormai notissimo Alejandro Gonzaléz Iñarritu. E i premi come sceneggiatore non si contano. Basti pensare al successo di Le tre sepolture di Tommy Lee Jones, con cui vince la Palma d’Oro per la sceneggiatura al Festival di Cannes 2005 e di Babel, ancora diretto da Iñarritu, vincerà la Palma d’Oro per la miglior regia.
Non stupisce, dunque, che anche in veste di romanziere Arriaga abbia vinto il prestigioso premio iberico per opere in lingua spagnola, dopo il successo internazionale ottenuto da Il selvaggio.
Vedremo se anche in Italia lo scrittore messicano riuscirà a consolidare l’amore del suo pubblico e ottenere lo stesso apprezzamento fin ora conquistato sia come sceneggiatore che come scrittore.
“In questo paese ci sono due tipi di persone: quelli che hanno paura e quelli arrabbiati. Voi, borghesi, avete paura.
Noi siamo arrabbiati. Nasciamo senza vita, senza futuro, niente. Ma siamo liberi, perché non abbiamo paura. Arrabbiati. Liberi.”
“Un romanzo polifonico, che racconta con intensità e dinamismo eccezionali una storia di violenza nel Messico di oggi, dove l’amore e la redenzione sono ancora possibili.”
Dagli atti della giuria del Premio Alfaguara de novela 2020.
Trama di Salvare il fuoco di G. Arriaga
Marina appartiene alla buona società messicana: è una coreografa, sposata con tre figli, vive in un bel quartiere residenziale, frequenta i ristoranti di classe e le persone giuste. Un giorno il suo amico Bernardo la coinvolge in un progetto che la spinge fuori dal suo mondo: dovrà avvicinare i detenuti di un carcere di massima sicurezza all’arte. E proprio in carcere Marina incontra José Cuauhtémoc: “aspetto europeo ma sangue indio”, lui è il fuoco che infiamma una donna rassegnata a una vita senza scosse. Dà nuova linfa alla sua arte, la accende di passione e arriva a farle commettere reati in nome del legame fortissimo che da subito li unisce. José è in prigione perché colpevole di omicidio e proprio dal suo passato violento arriva un cacciatore in cerca di vendetta. E lui è la preda perfetta, chiuso com’è tra quattro mura. Ma né Marina né José, animati da un fuoco che purifica e dà speranza, sono disposti a rinunciare alla loro occasione senza lottare. Con sfumature shakespeariane, un ritmo teso, una costruzione sapiente, Salvare il fuoco mostra i paradossi di un paese, le contraddizioni più feroci dell’amore, e conferma Guillermo Arriaga come uno degli autori più audaci e appassionanti della letteratura contemporanea.