Vincitore Premio Strega 2021 - Libri consigliati

Premio Strega: vince Emanuele Trevi

Era nell’aria e, dunque, il verdetto sul vincitore Premio Strega 2021 ci lascia tutto meno che sorpresi. Emanuele Trevi, che già era in testa alla classifica dei cinque finalisti con il suo Due vite, ha ottenuto il maggior numero di consensi anche nella finalissima, aggiudicandosi la 75esima edizione del Premio Strega 2021.

La classifica finale del Premio Strega 2021

Ecco come si sono classificati i 5 pretendenti al prestigioso premio letterario:

  • Emanuele Trevi, Due Vite, edito da Neri Pozza con 187 voti;
  • Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud, edito da Einaudi, con 135 voti;
  • Edith Bruck, Il pane perduto, edito da La Nave di Teseo, con 123 voti;
  • Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce, edito da Bompiani, con 78 voti;
  • Andrea Bajani, Il libro delle case, edito da Feltrinelli, con 66 voti.

Da segnalare che il libro ll pane perduto si è già aggiudicato il Premio Strega Giovani 2021, mentre L’acqua del lago non è mai dolce e Il libro delle case sono in lizza anche per il Premio Campiello.

Chi è il vincitore Premio Strega 2021

Critico letterario, oltre che scrittore, Emanuele Trevi è un intellettuale entrato nel mondo della scrittura da ormai quasi 20 anni. È del 2003, infatti, il suo libro di esordio I cani del nulla, edito da Feltrinelli.

Emanuele Trevi, vincitore del Premio Strega 2021

Già direttore creativo di Fazi editore, la sua attività non si limita alla narrativa, in quanto ha collaborato, e continua a farlo, con molte testate giornalistiche quali Il Corriere della Sera, Il Manifesto, Radio 3.

Come romanziere, dal 2003 non ha più smesso di pubblicare con alcune tra le più prestigiose case editrici. In questi anni, ha scritto molto: Senza verso. Un’estate a Roma, edito da Laterza (2004), Il libro della gioia perpetua. pubblicato nel 2010 da Rizzoli, Qualcosa di scritto, edito da Ponte alle Grazie nel 2012), Il popolo di legno, pubblicato da Einaudi (2015) e Sogni e favole (Ponte alle Grazie del 2019).

Per quanto riguarda il libro vincitore del Premio Strega 2021 ha dichiarato di averlo scritto per sentire la presenza di due amici carissimi a cui è dedicato, Rocco e Pia.

Sinossi di Due Vite di Emanuele Trevi

Due vite, il romanzo vincitore Premio Strega 2021

«L’unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti e cercare la distanza giusta, che è lo stile dell’unicità». Così scrive Emanuele Trevi in un brano di questo libro che, all’apparenza, si presenta come il racconto di due vite, quella di Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori prematuramente scomparsi qualche tempo fa e legati, durante la loro breve esistenza, da profonda amicizia. Trevi ne delinea le differenti nature: incline a infliggere colpi quella di Rocco Carbone per le Furie che lo braccavano senza tregua; incline a riceverli quella di Pia Pera, per la sua anima prensile e sensibile, cosi propensa alle illusioni. Ne ridisegna i tratti: la fisionomia spigolosa, i lineamenti marcati del primo; l’aspetto da incantevole signorina inglese della seconda, così seducente da non suggerire alcun rimpianto per la bellezza che le mancava. Ne mostra anche le differenti condotte: l’ossessione della semplificazione di Rocco Carbone, impigliato nel groviglio di segni generato dalle sue Furie; la timida sfrontatezza di Pia Pera che, negli anni della malattia, si muta in coraggio e pulizia interiore. Tuttavia, la distanza giusta, lo stile dell’unicità di questo libro non stanno nell’impossibile tentativo di restituire esistenze che gli anni trasformano in muri scrostati dal tempo e dalle intemperie. Stanno attorno a uno di quegli eventi ineffabili attorno a cui ruota la letteratura: l’amicizia. Nutrendo ossessioni diverse e inconciliabili, Rocco Carbone e Pia Pera appaiono, in queste pagine, come uniti da un legame fino all’ultimo trasparente e felice, quel legame che accade quando «Eros, quell’ozioso infame, non ci mette lo zampino».