Intervista Carla Casazza

Intervista a Carla Casazza (CaRoL Books)

Carla Casazza è autrice di diversi libri, editor, copywriter e fondatrice del marchio CaRoL Books.

Ciao, Carla, e benvenuta sul nostro blog Libri Consigliati.
Siamo molto curiosi di conoscere meglio la tua attività e ci piacerebbe approfondire le motivazioni
che ti hanno spinta a creare un vero e proprio marchio editoriale: CaRoL Books.
Vuoi spiegarci brevemente di cosa si tratta?

Ciao Silvia, e grazie per questa opportunità che voi di Libri Consigliati mi offrite.
Il progetto CaRoL Books è nato nel 2020 da una mia idea, ho coinvolto un’amica scrittrice, e nel
gennaio 2021 ha visto la luce il sito: sia io che lei abbiamo avuto diverse esperienze di
pubblicazione con case editrici ma volevamo essere svincolate da certe dinamiche così abbiamo
deciso di autopubblicare i nostri libri con Amazon creandoci un marchio. Abbiamo cominciato a
lavorarci e ci è capitato di parlare della nostra idea ad altri amici scrittori, anche loro con esperienze
pregresse spesso non molto positive con le CE, che ci hanno chiesto di aderire al progetto: è nato
così un collettivo. Ogni autore rimane padrone dei propri diritti e gestisce personalmente il profilo
Kindle direct publishing, noi in questi anni abbiamo fornito solo il supporto tecnico per la
pubblicazione e la comunicazione sui canali social e sul sito di CaRoL Books. Tutto questo senza
avere guadagni, è un’operazione al 100% senza scopo di lucro. Ora la mia amica, per motivi
personali, ha dovuto abbandonare il progetto (ma rimarrà come autrice del collettivo) e quindi me
ne occupo solo io. Non è semplicissimo da sola ma vorrei farlo crescere, mantenendo comunque la
sua essenza: serietà e passione per i libri.

L’editoria, come ben sappiamo, vive momenti non sempre felici e gli autori emergenti faticano a
trovare spazio. Voi avete creato questo marchio perché – come dite voi stesse – l’avete immaginato “come la dimensione editoriale ideale per i vostri libri”.
Che cosa intendete con questa espressione?

La dimensione editoriale ideale è quella in cui si crede in quel libro, si pensa che sia un buon progetto, e
quindi si lavora affinché dal manoscritto si ottenga il miglior prodotto editoriale possibile (ben editato, con una bella copertina, una edizione accurata sia in cartaceo che in ebook) e si cerca di promuoverlo al meglio affinché i lettori lo scoprano, lo acquistino, lo leggano.
Pare ovvio, lo so, dovrebbe essere scontato che chi si occupa di sviluppare e promuovere progetti editoriali creda in questi presupposti. Purtroppo nell’odierno ambiente editoriale, per un editore virtuoso che li condivide, altri nove cercano di fare business non grazie al lettore – cioè l’utente finale della catena
editoriale – ma approfittando (in modi leciti o illeciti) dell’autore.

Il vostro marchio si propone anche di offrire servizi gratuiti e servizi con professionisti
convenzionati che prestano la loro attività a prezzi contenuti. Come avviene la valutazione dei testi
da accettare? La selezione è legata solo alla bontà dell’opera oppure avete una preferenza per
tematiche, generi, valori, etc.?

CaRoL Books ha diverse collane che spaziano dalla fantascienza al romanzo storico, dalla saggistica al
giallo/thriller. L’idea è che un buon libro, senza preclusione di genere, possa trovare casa da CaRoL Books.
Seleziono in base alla qualità dell’opera ma, trattandosi di lavoro volontario, pubblico pochi titoli all’anno.

Coloro che entrano a far parte del collettivo sono invitati a diffondere i libri pubblicati sotto il
marchio CaRoL Books. Avete un sito e una pagina FB: quanto è importante, secondo voi, fare
networking per gli autori indipendenti?

C’è anche un profilo Instagram. Fare network per gli autori indipendenti è decisivo. Come diceva un vecchio proverbio “L’unione fa la forza”. Il network aiuta ad amplificare la comunicazione “in organico”, cioè senza sponsorizzate e investimenti pubblicitari. Inoltre ancora oggi il passaparola, il consiglio di un amico/a, è il miglior strumento promozionale per i libri.

Passiamo ora ai tuoi libri: hai scritto diversi libri e con tematiche molti differenti tra di loro e di
genere diverso. Da poche settimane è uscito il tuo romanzo Nella tempesta il bosco canta. Fa
parte di una evoluzione oppure semplicemente sei una persona che ama spaziare nelle varie forme
letterarie?

Amo spaziare sia come scrittrice che come lettrice. Per quanto riguarda la narrativa prediligo il giallo e il
romanzo storico, ma sono giornalista quindi abituata a scrivere molta non fiction, perciò ogni tanto
produco qualche saggio. Il problema è che le idee per nuovi libri mi vengono in mente quasi ogni
settimana! Così le appunto nel mio “quaderno delle storie” e le faccio decantare. Quando finisco di scrivere un libro lascio trascorrere quel mesetto di pausa per non essere definita una writing addicted e poi attingo alle idee precedentemente appuntate a seconda dell’ispirazione del periodo. Detta così sembro una tipa sconclusionata, in realtà seguire il flusso creativo mi permette di essere molto produttiva
.

Oltre ad autrice di libri, hai un background solido nell’editoria. Sei giornalista, copywriter, editor
etc. Quanto la tua attività professionale ha influenzato la tua passione per la scrittura e come riesci
a dividere ciò che rappresenta un lavoro da ciò che è un hobby? Immagino che il confine sia molto
sottile.

È stata la passione per la scrittura a guidare le mie scelte professionali: volevo scrivere per vivere. Così mi
sono orientata verso il settore editoriale e un poco alla volta ho costruito una professione a mia misura.
Esatto, il confine tra lavoro e attività nel tempo libero è sottilissimo, per due motivi: amo il mio lavoro,
occuparmi di scrittura nelle sue mille sfumature, e la soddisfazione di un cliente che col mio aiuto riesce a
realizzare un progetto editoriale è anche la mia soddisfazione. Il secondo motivo è che considero la
scrittura dei miei libri non un hobby bensì una parte della mia professione.

Il tuo ultimo romanzo è ambientato nel luogo in cui vivi: il Trentino. La storia e la cultura di questa
terra sono profondamente connesse alla tua narrazione. A tutto ciò si aggiungono elementi magici
che consentono alla protagonista di creare un legame con il passato. Come è nata l’idea di questa
trama?

Ho scoperto la Valle dei Mocheni, dove è ambientato il romanzo, più di venti anni fa, quando il Trentino per me era ancora la meta della villeggiatura, e mi ha subito affascinato. Nel frattempo in Trentino mi sono trasferita a vivere realizzando uno dei miei sogni e due anni fa, leggendo alcuni saggi, ho incontrato
nuovamente questa valle così particolare, rimasta lontana dal turismo e con delle caratteristiche culturali
molto particolari, e ho cominciato a “girare attorno” a una storia. Ho fatto ricerche dettagliate,
sopralluoghi, e abbozzato la trama. A novembre 2022 ho cominciato la prima stesura e a gennaio si è
compiuta una piccola magia: la nuova casa dove sarei andata ad abitare si trova a una manciata di
chilometri dalla Valle dei Mocheni. Ora, mentre scrivo, vedo dalla finestra la montagna che mi separa dal
luogo dove si svolge Nella tempesta il bosco canta.

Alla fine del romanzo, la tua protagonista, Emilia, ritrova le proprie radici e scopre “la promessa di
un nuovo inizio in cui non sarà sola”. Senza rivelare troppo, potresti raccontarci dell’importanza di
questa tematica nel tuo libro?

Emilia ha alle spalle un matrimonio disfunzionale che le ha lasciato ferite profonde. Ereditare il maso in
Valle dei Mocheni le permette di ricominciare una nuova vita lontano dai luoghi intrisi di ricordi dolorosi.
Nel maso ritrova le sue origini e le sue antenate che la guidano, in un modo che non spoilero, fino alla
capostipite. E in questo “viaggio attraverso la storia” è accompagnata da un’amica d’infanzia e da un’altra
persona con cui nascerà un legame sempre più profondo.

Per concludere, una domanda che ci piace fare agli autori che ospitiamo: che cos’è per te il
successo? Quando ritieni che si possa dire che un romanzo ha avuto successo?

Per me il successo è poter assecondare la passione per la scrittura, poterle dedicare tempo e non solo
ritagli tra il lavoro, la famiglia e il resto della vita. Quindi potere vivere solo di scrittura (o quasi). Un
romanzo ha successo se è letto e apprezzato dai lettori. Non contano le copie vendute se la maggior parte magari servono per arredare la libreria o per dire “ce l’ho”. Io sono felice per ogni singolo lettore che commenta il mio libro, che mi dice che ha passato ore piacevoli a leggerlo, o che grazie al mio libro si è commosso, ha riso, ha riflettuto su determinati temi, ha scoperto qualcosa che non conosceva. Ecco, il
successo di un romanzo è che “arrivi”, comunichi, in questo modo a più persone possibili.

Grazie, Carla, di essere stata nostra ospite. Se vuoi aggiungere qualcosa, sei libera di farlo. In bocca
al lupo per i tuoi libri, per CaroL Books e per tutte le tue numerose attività.

Grazie a voi! Aggiungo solo che mi si può seguire sul mio sito https://www.carlacasazza.it/ , su Facebook
( https://www.facebook.com/carla.casazza.3 ) o su Instagram (@carla_casazza)

Sinossi di “Nella tempesta il bosco canta” di Carla Casazza

Emilia eredita dalla prozia un maso nella Valle dei Mocheni, in Trentino. L’occasione inaspettata le offre la
possibilità di rivoluzionare la propria vita. Mentre ristruttura l’antica abitazione grazie al lavoro di Jacob,
strani sogni e il ritrovamento di un album di famiglia la connettono con le donne che prima di lei hanno
vissuto nel maso, sempre più indietro nella storia fino ai primi anni del Cinquecento. Attraverso i loro occhi, le loro voci, rivive i momenti della storia del Trentino che hanno coinvolto questa piccola valle intrisa di magia: i roghi delle streghe a Cavalese, i kromer che lasciavano la valle e i minatori tedeschi che arrivavano per lavorare, i ribelli di Andreas Hofer, “l’an de la fam”, l’emigrazione nel Nuovo Mondo, le deportazioni della Prima Guerra Mondiale e le opzioni della Seconda Guerra. Un turbinio di vicende passate e presenti, di personaggi ed emozioni che Emilia attraversa ritrovando le sue radici e sentendosi sempre più parte di quella terra che le riserva la promessa di un nuovo inizio in cui non sarà da sola.

Chi è Carla Casazza

Carla Casazza ha fatto della scrittura la sua passione e il suo lavoro. Ha pubblicato il saggio storico “Montecuccoli 1937-38 Viaggio in Estremo Oriente” (Bacchilega Editore), la raccolta di racconti “Scritto
sull’acqua” (CaRoL Books), il giallo “Pane, marmellata e tè” (CaRoL Books), e il memoir “Prima di tutto stiamo calmissimi” (CaRoL Books); inoltre, come membro del collettivo SIC, il romanzo a più mani “In
territorio nemico” (Minimum Fax). Legge tanto, di tutto, ma ha una predilezione per la letteratura del nord Europa e quella anglofona.
Cammina in montagna appena può con la sua cagnolina Bretzel. Vive in Trentino Alto Adige.

Tutti i link di Carla Casazza

www.carlacasazza.it

Facebook: https://www.facebook.com/carla.casazza.3

Instagram: @carla_casazza

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