L’ultimo giurato
Recensione di L’ultimo giurato
Nel romanzo L’ultimo giurato l’autore mette al centro della vicenda una cittadina del Mississippi, tra gli anni ’70 e ’80.
Partendo dalla trama propostami dalla copertina del libro, mi aspettavo una grande indagine e un gran processo, credevo che avrei trovato elementi investigativi degni di un thriller legale che si rispetti. Mi sbagliavo. Ho trovato anche la parte di indagini, ovviamente. Non dimentichiamo che è pur sempre un thriller. Ma ciò che rende questo romanzo un capolavoro unico nel suo genere sono le narrazioni di una modesta città, ancora profondamente segnata dai pregiudizi razziali. La vera essenza di questo romanzo si trova nella descrizione di quella società. Per questo mi è piaciuto. Per questo non posso considerarlo un mediocre e noioso libro su come si svolga un processo, o un avvincente ma privo di significato thriller dai risvolti horror.
Questo è un romanzo veramente insuperabile.
Ma voglio infine scrivere un appunto per coloro che stanno riconsiderando le mie precedenti parole e stanno meditando se ordinarlo: non scegliete di acquistare e leggere questo romanzo con lo spirito di chi vuole un mediocre poliziesco ricco di colpi di scena. Fatelo con lo spirito di chi vuole leggere un romanzo formativo e sulle molteplici interpretazioni del mondo.
Descrizione di L’ultimo giurato
Nel 1970, uno dei settimanali più vivaci dello Stato del Mississippi, “The Ford County Times”, fallisce. Ad acquistare la testata, con grande stupore di molti, è Willie Traynor, un ragazzo di ventitré anni che non ha neanche terminato gli studi al college. Il giornale sembra spacciato, fino a quando una giovane madre viene brutalmente uccisa da un membro dell’influente famiglia Padgitt. Willie riporta tutti i particolari raccapriccianti della vicenda e il giornale aumenta le vendite, mentre Danny Padgitt, l’assassino, viene condannato. A nove anni di distanza, Danny esce di prigione deciso a vendicarsi…