Recensione di Le ore - Libri Consigliati

Recensione di Le ore di Michael Cunningham

Casa EditriceLa nave di Teseo
Anno2020
ISBN978-8834602003
N. pagine272

La nostre recensione di Le ore

Ho riletto, a distanza di un decennio, l’opera di Michael Cunningham Le ore, che già allora mi colpì profondamente.

Spesso, quando rileggo a distanza di anni un libro che avevo amato, rimango delusa: l’età matura porta altre aspettative, un altro modo di vedere la vita. E invece no. Anche questa volta mi ha entusiasmata.

Anche se, per un libro come Le ore, parlare di entusiasmo può essere fuorviante.

Diciamo subito che Le ore di Michael Cunningham è un capolavoro letterario che merita pienamente il Premio Pulitzer ricevuto. La narrazione è costruita con una grande maestria, caratterizzata da una scelta terminologica accurata e precisa. Cunningham evita ogni cliché, preferendo invece costruire immagini evocative e originali che rimangono impresse nella mente del lettore. La sua capacità di creare metafore e descrizioni originali rende la lettura un’esperienza appagante specialmente per chi ama trovare degli spunti in cui riconoscersi, una sorta di insight che ti fanno dire: «Toh, come l’ha detto bene, capita anche a me.»

Ma c’è di più: il libro esplora temi universali come la vita e la morte – cari a chi come me si affaccia verso la seconda metà della vita – in modo originale e penetrante. Le ore, intese come unità di misura del tempo umano, possono rappresentare momenti di gioia o di tragedia. Cunningham riesce a trasmettere il peso esistenziale di ogni ora vissuta, offrendo una riflessione profonda sulla durata della vita.

La trama intreccia le storie di tre donne, legate da un filo invisibile ma potente. Tra queste, spicca la figura di Virginia Woolf, il cui spirito permea l’intera narrazione. Gli altri due personaggi femminili, Clarissa Vaughn e Laura Brown: la prima è una signora Dalloway moderna e newyorkese, la seconda ha un vissuto denso di dramma, che la porterà ad incrociare la propria vita con quella di Clarissa. Un legame emotivo e tematico che arricchisce la complessità del racconto.

Cunningham riesce a catturare con precisione le sfumature delle loro vite, immergendo il lettore in un viaggio attraverso l’emozione, grazie a una scrittura che crea un delicato equilibrio tra bellezza e profondità, dolore e passione, amore per la vita sublimato nella morte.

In sostanza, Le ore è un libro che non solo affascina per la sua prosa schiva, essenziale e profonda, ma anche per la sua capacità di affrontare temi complessi con una sensibilità rara. Un’opera da leggere e rileggere, che continua a rivelare nuove sfumature ad ogni lettura.

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Di cosa parla Le ore di Michael Cunningham

Negli anni Venti a Richmond, un sobborgo di Londra, Virginia Woolf è in cerca dell’ispirazione per il suo nuovo romanzo, assistita amorevolmente dal marito che tenta di domare il suo spirito inquieto. Negli anni Quaranta, a Los Angeles, Laura Brown è una giovane madre di famiglia che cerca nelle pagine di La signora Dalloway una via di fuga dalla routine domestica. Negli anni Novanta a New York, Clarissa Vaughn, soprannominata signora Dalloway, esce dal suo appartamento nel Greenwich Village per comprare dei fiori per Richard, un amico poeta che sta combattendo il male del decennio. Tre donne che sembrano non avere nulla in comune, se non il romanzo di Virginia Woolf, e che pure sono unite da un filo sottile che lega le loro storie attraverso luoghi ed epoche diverse. Un romanzo vincitore del premio Pulitzer 1999 e del PEN/Faulkner award, che ha ispirato il film premio Oscar di Stephen Daldry con Nicole Kidman, Julianne Moore e Meryl Streep, Le ore rivela nella scrittura avvolgente di Michael Cunningham i percorsi invisibili con cui la letteratura attraversa le nostre vite, e dà loro un senso nuovo Michael Cunningham è autore di sette romanzi, oltre a Le ore, ricordiamo: Carne e sangue (2000), per il quale ha ricevuto il Whiting Writer’s Award, Una casa alla fine del mondo (2001), Mr. Brother (2002), Dove la terra finisce (2003), Al limite della notte (2010) e La regina delle nevi (2014). Per La nave di Teseo ha pubblicato nel 2016 la raccolta di racconti Un cigno selvatico.

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