Recensione di La mia Ingeborg - Libri Consigliati

La mia Ingeborg

Recensione di La mia Ingeborg

Autore:

Casa EditriceFazi Editore
Anno2024
ISBN979-1259671257
N. pagine180

Recensione di La mia Ingeborg

La mia Ingeborg, candidato al Premio Strega Europeo 2024, è uno di quei libri che, fin dalle prime pagine, sai che ti farà struggere e ti prenderà l’anima.

Ingeborg, la moglie di Tollak, non c’è più, ma la sua presenza è fortissima in ogni pagina del libro. Nella mente del marito, gli parla, lo ascolta, lo guida nel silenzio di una landa desolata della Norvegia. Fino al punto in cui Tollak non può più accettare e sopportare il peso dei suoi stessi pensieri: lucidi e freddi come le giornate norvegesi.

Un antieroe capace di offrire un punto di vista crudo e realistico del mondo che lo circonda, pur viziato dal proprio vissuto, dalle proprie debolezze e, perché no?, dal proprio amore per la donna che è scomparsa e che l’ha lasciato solo ad affrontare ciò che per lui è inaffrontabile.

Forse è la vita stessa a non essere affrontabile: la vita non è controllabile, va in mille direzione e i figli, nati dall’amore di Ingeborg e Tollak, sono l’esempio concreto di come il mondo cambi, si evolva, non possa rimanere immutato. Tollak – “Tollak di Ingeborg”, come tutti lo chiamavano – non sa vivere in questo mondo senza colei che, con la sua presenza, lo definiva come essere umano.

Un racconto appassionate e ricco di pensieri, sebbene trasmessi con un’essenzialità che scarnifica per portare alla luce quello che non può più essere taciuto.

Fin dall’inizio si intuisce una parte del segreto di Tollak ma è solo il finale a svelarne la complessità e a offrire un quadro narrativo che rasenta la perfezione.

Da leggere per chi ama le storie dense di cruda realtà e per chi non ha paura di confrontarsi con le fragilità dell’essere umano.

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Sinossi de La mia Ingeborg

Tollak è un uomo pieno di contraddizioni: testardo e sensibile, rude e orgoglioso. Un uomo impossibile, a detta di molti. Ormai vecchio e solo, barricato nella sua fattoria, non fa che imprecare contro il mondo che da tempo, per lui, ha smesso di avere senso. L’unica persona che lo teneva attaccato alla vita era lei: sua moglie Ingeborg, amatissima, scomparsa da qualche anno. “Tollak di Ingeborg”, lo chiamava la gente del paese. I suoi due figli, ora adulti, hanno abbandonato la valle, teatro di un’infanzia difficile; oggi vivono in città e passano a trovarlo di rado. Soltanto Oddo è rimasto con lui: “Oddoloscemo”, per i vicini, lo zimbello di tutti, un ragazzo problematico di cui si prende cura da quando, ancora bambino, è stato abbandonato dalla madre. La vita di Tollak, soprattutto negli ultimi anni, è stata avvolta nel silenzio: troppo difficile dare voce alla rabbia che gli brucia dentro. Ma ora è giunto il momento di parlare, di raccontare finalmente la sua verità. Così, l’uomo insiste affinché sua figlia e suo figlio tornino a casa ancora una volta, forse l’ultima. Prima che sia troppo tardi ha bisogno di condividere il suo segreto. O meglio, i suoi segreti: le verità che Tollak ha sempre tenuto per sé sono molte, e sono una più sconvolgente dell’altra.
Premiato come miglior libro dell’anno dai librai norvegesi, bestseller letterario trascinato da una scrittura sferzante, teso come un thriller e commovente come una storia d’amore, La mia Ingeborg è l’intenso racconto di una famiglia che, capeggiata da un uomo distruttivo, va in pezz
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